Sindrome da ritiro sociale

La sindrome da ritiro sociale, comunemente nota con il termine giapponese da cui ha avuto origine “Hikikomori”, è una condizione che colpisce principalmente i ragazzi e i giovani adulti, ed è caratterizzata da un’estrema forma di isolamento sociale e ritiro dalla vita sociale e lavorativa per un periodo prolungato. Questa condizione è stata identificata per la prima volta in Giappone negli anni ’90, ma oggi è una realtà globale.

Ritiro sociale: cause e conseguenze

Le persone affette da questa sindrome si ritirano completamente dalla società, spesso chiudendosi nelle proprie stanze per settimane, mesi o anche anni.

Questo ritiro può essere scatenato da una varietà di fattori, tra cui pressioni sociali, ansia, depressione, problemi familiari o scolastici, eccessivo utilizzo di internet e videogiochi, tra gli altri.

Il ritiro sociale può portare a una serie di conseguenze negative, tra cui deterioramento delle abilità sociali, depressione, ansia, deterioramento della salute fisica e scarsa qualità della vita complessiva.

La richiesta di aiuto ad Arte di Crescere arriva sempre tramite i genitori, profondamente preoccupati per la privazione sociale e talvolta anche per le conseguenze gravi che può portare.

I nostri psicologi, specializzati in età evolutiva, svolgono un ruolo cruciale nell’aiutare le persone affette dalla sindrome da ritiro sociale, lavorando in sinergia con i familiari e con le persone presenti in casa.

La sindrome da ritiro sociale è una condizione complessa che richiede un intervento paziente e mirato da parte di uno psicologo esperto, oltre ad altre figure di supporto alla famiglia. È importante sapere che il processo di recupero può essere lungo, ma con il sostegno adeguato, molte persone possono superare questa condizione e riavviare una vita sociale e produttiva.

Come lavoriamo in Arte di Crescere

Tra le strategie utilizzate dai nostri psicologici ci sono:

Valutazione: il primo passo è una valutazione accurata della situazione del paziente così come viene raccontata dai genitori. Il primo incontro conoscitivo serve a stabilire la gravità del ritiro sociale, identificare le cause sottostanti e valutare eventuali condizioni di salute mentale correlate, come depressione, ansia o disturbi dello spettro autistico.

Terapia individuale: ove attuabile, con colloqui in presenza o online, gli psicologi di Arte di Crescere approcciano il ragazzo lavorando sui suoi stessi interessi per costruire una relazione e aiutarlo a identificare i pensieri e i comportamenti negativi che contribuiscono al ritiro sociale.
Il percorso permette di creare un legame di fiducia ed in seguito ad insegnare nuove strategie per affrontare le sfide quotidiane, quali ad esempio quelle di tornare a scuola.
In questi percorsi consigliamo sempre di creare un legame anche con la neuropsichiatria territoriale affinché si possa lavorare in sinergia anche con figure educative di altro tipo.

Terapia familiare: coinvolgere la famiglia è essenziale perché, talvolta, i ragazzi non sono disponibili ed è necessario lavorare con i genitori conviventi per poter creare uno spiraglio che arrivi fino al ragazzo. La terapia familiare può aiutare a migliorare la comunicazione e la comprensione tra i membri della famiglia.

Supporto sociale: il lavoro dei nostri psicologi non è solo sul mondo interno del paziente, essi possono aiutare i ragazzi a sviluppare abilità sociali e a creare legami significativi con gli altri. Il supporto sociale è fondamentale per il recupero e la riapertura verso il mondo esterno.

Approccio graduale: l’intervento psicologico dei professionisti di Arte di Crescere viene gradualmente adattato alle esigenze del paziente. In genere, all’inizio si lavora con i caregiver o con il contesto familiare, in seguito si possono strutturare incontri settimanali online e, gradualmente, il paziente può essere incoraggiato a partecipare a incontri in presenza. Infine, viene accompagnato nel reinserimento a scuola o nel contesto sociale.

Collaborazione multidisciplinare: in alcuni casi, a seconda delle circostanze individuali del paziente, potrebbe essere necessario l’intervento di supporto farmacologico gestito da uno psichiatra. In questi casi consigliamo di rivolgersi alle strutture pubbliche così da avere un riferimento anche in caso di ulteriori necessità, quali le certificazioni per la scuola o altri tipi di presa in carico.

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