Disturbi post-traumatici

Un nostro piccolo paziente

Luca (nome di fantasia), nove anni, ha fatto un percorso nel nostro centro per qualche mese. I genitori si sono rivolti a noi perché, in seguito ad un evento, “Luca non è più quello di prima”.

Luca vive in un paese tranquillo in Brianza, con la sua famiglia, i nonni, gli amici della scuola, del calcio e dell’oratorio, frequenta la quarta primaria: un bambino con una personalità allegra e molto sensibile. Un giorno, Luca assiste ad un terribile incidente stradale che lo segna profondamente.

La madre ci racconta che era una giornata di sole quando lei e Luca si trovavano in macchina per andare a fare la spesa al supermercato vicino a casa. Erano fermi a un semaforo rosso, quando sentirono un forte scoppio e delle urla. Luca, che stava giocando con la sua macchinina, guardò fuori dal finestrino e vide un incidente d’auto terribile che vedeva coinvolti un veicolo e una moto con due persone a terra. La madre ci descrive come la scena fosse caotica, con persone che correvano verso i due corpi a terra. Le auto erano bloccate.

Luca non pianse, restò immobile e ammutolito a guardare il sangue sulla strada, sentendo le sirene delle ambulanze avvicinarsi. La madre di Luca, cercando di proteggerlo, tentava di distrarlo ma lui non proferiva parola, fissava la scena, sembrava imperscrutabile. Nei giorni successivi non ne parlò, come se non fosse successo nulla. Quell’immagine terribile che si era impressa nella sua mente la raccontò poi alla terapeuta attraverso i disegni, il gioco e il racconto dei suoi sogni.

Nelle settimane successive, Luca iniziò a mostrare segni evidenti di stress e ansia. Aveva incubi ricorrenti in cui riviveva l’incidente, con le urla delle persone e il suono dello scontro. Di giorno, era eccessivamente ipervigilante, spesso spaventato dai rumori improvvisi: si mostrava più agitato a scuola e si sentiva angosciato ogni volta che papà trovava traffico e ritardava il rientro dal lavoro.

La richiesta d’aiuto dei genitori ha permesso di costruire un percorso personalizzato che potesse aiutare Luca a elaborare l’evento traumatico. La nostra psicoterapeuta, mediante la relazione e il gioco, ha indicato a Luca strategie per affrontare l’ansia e ridurre i sintomi. Luca ha imparato a riconoscere e a controllare le sue paure legate all’incidente e a gestire i suoi pensieri negativi.

Anche i genitori sono stati coinvolti nelle sedute di terapia, dove sono stati complici terapeuti imparando come supportare il loro figlio attraverso il processo di recupero anche a casa. Con il tempo e l’impegno, Luca ha fatto progressi significativi nel superare il suo disturbo post traumatico, ha imparato a convivere con il ricordo dell’incidente in modo più sano e a trovare la forza per affrontare le sue paure.

Disturbo post-traumatico

Il Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) è una condizione che può avverarsi a qualsiasi età, ma che nei bambini risulta ancora più eclatante in quanto essi sono meno difesi dal filtro razionale e dalle esperienze vissute nel corso della vita.

Il Disturbo Post-Traumatico da Stress può verificarsi dopo che un bambino ha vissuto o è stato testimone di un evento traumatico che può essere un’esperienza diretta, come un incidente, abuso fisico o sessuale, violenza, un disastro naturale o la perdita di una persona cara o di un animale domestico. 

Il PTSD può anche svilupparsi in maniera indiretta se il bambino ha appreso di un evento traumatico che coinvolge un genitore o un membro della famiglia.

Sintomi del PTSD

I sintomi del PTSD nei bambini possono variare a seconda dell’età e della personalità del bambino, ma comunemente includono:

  • Riviviscenza del trauma: i bambini possono sperimentare ricordi indesiderati e vividi dell’evento traumatico, attraverso incubi notturni o flashback durante il giorno.
  • Evitamento e apatia: i bambini potrebbero evitare situazioni, luoghi o persone che sono in qualche modo collegati all’evento traumatico. Possono anche mostrare una riduzione dell’interesse per attività che una volta li entusiasmavano.
  • Diminuzione dell’autocontrollo e aumento dell’eccitazione: questo si traduce in una maggiore irritabilità, difficoltà a concentrarsi, disturbi del sonno (come incubi frequenti), ipervigilanza (essere sempre in allerta) e reazioni di paura e sorpresa eccessive.

Cambiamenti negli schemi di pensiero e umore: i bambini con PTSD possono sperimentare pensieri negativi riguardo a se stessi o al mondo che li circonda; possono diventare più isolati socialmente, ansiosi o depressi.

Come lavoriamo sui disturbi post-traumatici

Nel nostro centro affrontiamo i disturbi post traumatici da stress con un percorso che coinvolge il bambino e la famiglia. È necessario che tutti gli attori mettano in atto misure come:

  • Supporto e rassicurazione: è fondamentale che il bambino si senta sostenuto e compreso dai genitori, dai familiari e dagli educatori. Mai sottovalutare o svilire la sua paura, lo farebbe sentire sbagliato: fornire un ambiente sicuro e amorevole è il primo passo per il recupero.
  • Psicoterapia: la terapia è una parte essenziale del trattamento del PTSD nei bambini. La terapia relazionale, le tecniche cognitivo-comportamentali e strumenti che passano attraverso il gioco aiutano il bambino a comprendere e ad affrontare i sintomi, a sviluppare strategie di coping e ad elaborare l’evento traumatico.
  • Supporto della famiglia: coinvolgere la famiglia nel processo di trattamento è essenziale. La terapia familiare può aiutare a migliorare la comunicazione e il sostegno tra i membri della famiglia. I nostri psicologi, lavorando in equipe, effettuano in parallelo o contemporaneamente sia terapia sul bambino sia terapia alla famiglia
  • Contatti con la rete: i nostri psicologi organizzano contatti con le strutture che hanno in carico il bambino, quali insegnanti, educatori, allenatori sportivi, ecc. affinché abbiano gli strumenti per cercare di comprendere il disturbo nei bambini e imparino a supportarlo in modo efficace.

È importante cercare l’aiuto di un professionista specializzato nell’infanzia e nell’adolescenza se si sospetta che un bambino possa avere il PTSD. Con il trattamento adeguato e il sostegno, molti bambini sono in grado di superare i sintomi del PTSD e tornare a una vita più equilibrata e felice.

Non dobbiamo poi dimenticare che, sebbene abbiamo descritto finora situazioni che colpiscono bambini, anche gli adulti sono stati bambini e spesso portano in terapia anch’essi disagi che provengono da un trauma recente o antico. Il compito del terapeuta è di aiutarli a dare una spiegazione a quel disagio e a trovare strumenti per conviverci in modo sereno.

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