Attacchi di panico

ATTACCHI DI PANICO

Cosa sono?

Giulia, 17 anni, si è rivolta a noi raccontando un episodio:

“É successo tutto d’improvviso. Ero seduta in classe, una settimana con parecchie interrogazioni e verifiche. Un giorno come tanti, una lezione come tante ma ad un certo punto, senza motivo, le parole del professore mi si confondono in testa, guardo i compagni e mi sembra che tutto inizi a girare, sento una strana sensazione nel petto: il mio cuore inizia a battere velocemente, come se volesse uscire fuori. Respiro in fretta, ma l’aria sembra non bastare. Mi sento intrappolata, come se le pareti si stringessero intorno a me. Le mani tremano e sono sudate, sono come estranee al mio corpo. Che cosa mi sta succedendo?? Mi sento perdere il controllo, ho paura di morire… Provo a concentrarmi sul respiro, ma sembra solo peggiorare la situazione. Il panico aumenta, vorrei chiedere aiuto ma non riesco, non riesco a muovermi, sono paralizzata.

Poi, la mia compagna di banco si accorge: “Che succede Giulia?”. Sento le lacrime che scorrono sul mio viso, non posso fermarle. Lei avvisa il professore, mi accompagna fuori dalla classe e piano piano, molto lentamente, mi sento meno stordita, il cuore rallenta e l’aria torna nei miei polmoni. Mi sento esausta, spaventata. Non so cosa sia successo ma so che è qualcosa di molto spaventoso. 

Per fortuna c’era lei con me, mi ascolta e poi con un sorriso: “Non aver paura, io ti capisco, è stato un attacco di panico, sono capitati anche a me in passato. Non sei sola, ma è importante parlarne con qualcuno per trovare modi per gestirli”.

Ora so che li posso affrontare e che la cosa più coraggiosa che possiamo fare è chiedere aiuto. Mi sono presa cura di me e passo dopo passo sono sempre più consapevole e accogliente delle mie emozioni”.

I sintomi dell’attacco di panico: come può presentarsi?

Giulia è stata molto brava nel descrivere questo episodio al primo colloquio, ma l’attacco di panico può presentarsi in forme molto diverse tra loro, anche se caratterizzato da un’improvvisa ondata di ansia e paura intensa che può durare da pochi minuti a mezz’ora. 

I sintomi possono variare da persona a persona e sono ancora più difficili da riconoscere nei bambini, che faticano a metterli in parole.

Possiamo in generale riscontrare alcuni tra i seguenti sintomi maggiormente riferiti dai nostri pazienti:

Sintomi fisici:

  1. Battito cardiaco accelerato (palpitazioni) o sensazione di cuore in gola.
  2. Difficoltà respiratorie o sensazione di soffocamento.
  3. Sudorazione eccessiva.
  4. Dolore o fastidio al petto.
  5. Sensazione di vertigine, instabilità, o svenimento.
  6. Sensazione di freddo o vampate di calore.
  7. Formicolio o intorpidimento alle mani, ai piedi o al viso.
  8. Tensione muscolare o estrema debolezza tale da non riuscire a reggersi in piedi
  9. Nausea o disturbi gastrointestinali.

Sintomi psicologici:

  1. Paura di perdere il controllo o di “impazzire”.
  2. Paura di morire o di avere una malattia grave.
  3. Sensazione di irrealtà o distacco da sé stessi (derealizzazione o depersonalizzazione).
  4. Confusione o incapacità di concentrarsi.
  5. Senso di catastrofe imminente o paura intensa senza una causa apparente.

Questi sintomi possono essere molto spaventosi e portare la persona a credere di avere un infarto o un’altra emergenza medica. 

Come si superano gli attacchi di panico?

Gestire gli attacchi di panico richiede una combinazione di strategie a breve termine per affrontare i sintomi immediati e trattamenti a lungo termine per ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi. Ecco alcuni approcci utili che si possono apprendere e allenare durante le sedute con un professionista:

Strategie per la gestione immediata degli attacchi di panico: cosa fare

 

  1. Tecniche di respirazione

Praticare la respirazione diaframmatica o profonda può aiutare a calmare il sistema nervoso. Inspirare lentamente dal naso contando fino a quattro, trattenere il respiro per un paio di secondi e poi espirare lentamente dalla bocca contando fino a sei. Ripetere fino a quando la sensazione di panico non diminuisce.

  1. Messa a fuoco sensoriale

Concentrarsi su ciò che si può vedere, sentire, toccare, annusare o gustare può aiutare a radicarsi nel presente e ridurre il senso di irrealtà o di distacco.

  1. Tecniche di rilassamento muscolare

La tensione e il rilassamento graduali dei vari gruppi muscolari del corpo – iniziando dai piedi e salendo fino alla testa – possono aiutare a ridurre la tensione fisica associata agli attacchi di panico.

  1. Parlare con sé stessi in modo rassicurante

Ricordarsi che si sta vivendo un attacco di panico e che, per quanto spaventoso, non è pericoloso. Ripetere a sé stessi che i sintomi passeranno e che non si sta per impazzire o morire.

 

Come gestire a lungo termine gli attacchi di panico?

Gli attacchi di panico sono il sintomo di una fatica profonda – come l’ansia o lo stress – o possono essere reazioni a traumi vissuti anche molto tempo prima. Non è sufficiente dunque gestire unicamente l’evento, ma è necessario un percorso che lavora sulla radice del disturbo.

È importante lavorare con un professionista per sviluppare un piano di trattamento personalizzato che si adatti alle proprie esigenze specifiche.

Questo discorso è ancora più importante con i bambini che richiedono strategie e modalità comunicative ancora più specifiche.

Attacco di panico notturno: può presentarsi durante il sonno?

Gli attacchi di panico possono presentarsi anche durante il sonno, mentre la persona o il bambino sta dormendo. Questo tipo di attacco può essere particolarmente spaventoso perché la persona viene svegliata improvvisamente da un senso di paura intensa e da sintomi fisici, senza una causa apparente.

Spesso questi sintomi ci vengono raccontati dai genitori, che si trovano anch’essi particolarmente spaventati e con un grosso vissuto di impotenza.

I sintomi di un attacco di panico notturno sono simili a quelli che avvengono durante la veglia ma possono presentarsi con intensità ancora maggiore perché il bambino/persona che li vive si risveglia improvvisamente con una sensazione di terrore o paura intensa, spesso senza un motivo evidente.

Come durante un attacco di panico diurno, il bambino/la persona prova intensi sintomi sia fisici (dolore al petto, formicolio a mani e piedi, tachicardia, fatica a respirare) sia psicologici (potrebbe temere di morire o di avere sintomi di una grave malattia).

Anche in questo caso, l’intervento dei genitori o dei familiari deve essere volto a ricordare al bambino e a sé stessi che si tratta di un attacco di panico e che, per quanto spaventoso, non è pericoloso.

Se questi attacchi si ripetono con frequenza rilevante e presentano un impatto sulla qualità della vita, è importante chiedere un supporto professionale per acquisire le giuste strategie di gestione.

 

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